Outfit

Quando si parla di moda, di stile, si sa, Italia e Francia, non hanno rivali. E se questo infatti è un settore in cui per lungo tempo i prestiti dal francese hanno ampiamente dominato lo scenario delle adozioni linguistiche in Italia, da una decina di anni a questa parte l’assoluta egemonia dell’inglese come lingua di importazione ha fatto sì che numerosi rivali sia nostrani che acquisiti per gentile concessione dei cugini d’Oltralpe venissero scalzati in favore di termini inglesi che, probabilmente, sono ritenuti più attrattivi da parte dei media e delle case di produzione.

Se ciò che prima era chic ora è glamour e quello che un tempo era di moda oramai è diventato per moltissimi casi fashion, anche il termine outfit è diffusissimo per indicare abbigliamento completo scelto non soltanto dalle regine delle passerelle, ma da chiunque abbia un occhio particolarmente attento agli abbinamenti e all’ armonia generale prodotta dalla scelta di indumenti, scarpe ed accessori. Proprio adesso che l’inverno è alle porte, ripieghiamo sui colori scuri e freddi per creare i nostri outfit; per la nostra discussione della tesi scegliamo un outfit elegante.

Nella lingua d’origine outfit (oltre a designare la preparazione di un mezzo o delle attrezzature necessarie prima di una spedizione, anche militare) indica proprio un insieme di capi indossati per una particolare occasione, riferendosi spesso ai costumi usati per travestirsi, come per esempio, l’outfit da vampiro per Halloween.

Da noi il senso acquisito è invece più strettamente legato al gusto nel vestire, nell’impeccabilità negli accostamenti, ad un’immagine complessiva attenta al dettaglio, e in generale ai dettami del mondo della moda che usando questo anglicismo si vuole evocare.

E voi invece come lo utilizzate questo termine? Mi piacerebbe conoscere vostri commenti. Nel frattempo però vi auguro un dolce e riposante week end.

Grazie alla newsletter di UNA PAROLA SL GIORNO, da cui ho attinto.

I disegni sono di Anne Keean Higgins recuperati da Instagram.

32 pensieri su “Outfit

  1. Io, ormai ufficialmente vecchio, sono rimasto al chic.
    Ho apprezzato però quanto hai scritto… e così, posso dire che ogni giorno s’impara qualcosa.
    Le fanciulle usano ancora il bocchino quando fumano?… come la bionda in bianco?
    Carina.
    Ciao Ciliegina.
    Quarc

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  2. Vabbè che vivo all’estero quindi magari propendo più facilmente per i termini stranieri (ogni tanto pure per dei mix strani), ma sin da quando stavo in Francia dico “outfit” perché è una parola comoda e inclusiva di più sensi… E così non sbaglio 😅

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  3. Un termine che non ho mai usato e, probabilmente nemmeno praticato.
    Quand’ero ragazza si usava un altro termine che oggi non si usa più, per designare la persona naturalmente elegante, ovvero che aveva “allure” Avoir de l’allure” era imperativo a quel tempo…io, invece, per grazia ed eleganza, ero un incrocio, fra un alpino e un bersagliere, con sommo sdegno di mia madre che era invece elegante, al punto che se avesse indossato un sacco con tre buchi (per la testa e le braccia) si poteva pensare che fosse appena uscita da Dior, se avessi indossato io un capo di Dior, sarei sembrata appena raccattata dal robivecchi.

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  4. Bonjour ou bonsoir mon amie, ami

    Bonjour mon amie ami
    Je pense que cette journée sera illuminée de soleil
    Je viens te souhaiter une belle journée
    Sous une mélodie chanter par les oiseaux

    Journée de bonheur ou rien ne viendra te perturber
    Cette journée sera de beauté
    Bonsoir Amie AMI

    Pour cette nuit
    Je te souhaite une nuit de repos bien méritée
    Remplit de rèves flatteurs
    Des rèves que toi seule à le secret de bien gardé
    Sache que certains reves peuvent devenir réalité
    Que cette journée et soirée te soit des plus agréables
    Bisous amicales Bernard

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