“Talento ribelle”

Buongiorno cari amici, oggi voglio affrontare un problema che mi sta molto a cuore.

Il tutto nasce dalla lettura di un libro scritto da una psicologa, leggete le sue parole e poi commentiamo: “ I ribelli godono di una pessima reputazione… spesso considerati dei piantagrane, disadattati… a dirla tutta, però, sono proprio i ribelli a migliorare il mondo, grazie al loro sguardo anticonvenzionale sulle cose. Perché invece che cercare appigli sicuri, rifugiandosi nella routine e nella tradizione, sfidano apertamente lo status quo. Sono maestri dell’innovazione e dell’arte di reinventarsi, e per questo hanno molto da insegnarci.” Questa scrittrice ha dedicato oltre un decennio a studiare i ribelli all’opera nella aziende di tutto il mondo, dalle boutique di lusso ai ristoranti più famosi del globo, da una catena di fast food a un’affermatissima casa di produzione di computer animation. Nel suo lavoro, è riuscita a tracciare l’identikit di quei leader che incarnano il <<talento ribelle>>.

Beh ragazzi avete letto bene??? BOUTIQUE DI LUSSO! Sí sí, si riferisce a quei “geni ribelli” che io combatto, critico e ridicolizzo nei miei post! Ovviamente mi sono giunte spontanee delle domande. E se stessi sbagliando tutto?? E se io fossi la bacchettona? La retrograda? La nonna della situazione? Quella antica ancorata alle tradizioni, mentre loro ” i ribelli talentuosi” fossero quelli che hanno capito tutto dalla vita?

O MIO DIO!! O MIO DIOOOO!

Vi posto alcune foto di uno dei <<geni ribelli>> che io proprio non riesco a mandar giù! Ogni volta che guardo le sue creazioni, queste mi ritornano su con sapori diversi.

C’è qualcosa che non mi quadra… che ne pensate? Io al dire il vero mi sento spaesate e voi? Aspetto commenti 😉.

33 pensieri su ““Talento ribelle”

  1. Questo dei ribelli è un discorso molto vasto… Certo, nel corso della storia – non solo della moda, ma del mondo – i ribelli hanno fatto cose grandi, in alcuni casi. Ben vengano i ribelli che non si curano delle tradizioni ipocrite e cercano solo di cambiare il mondo in meglio, seguendo il cuore e il bene degli altri.
    Quello che non mi piace, è la ribellione fine a sé stessa o usata solo come auto-affermazione. La ribellione di chi deve per forza rompere gli schemi per dimostrare “il proprio carattere”. Ma quando non hai più niente da rompere, come lo dimostri il carattere? E’ lì che entra in gioco la creatività. Il valore del creare, o dell’innovare, che prevale sul rompere. Avevo parlato di questo discorso – non focalizzandolo sulla moda – nel post “Rompere è più facile che costruire”. Se può contribuire alla tua riflessione, ti lascio il link: https://vitaincasa.com/2020/01/27/rompere-e-piu-facile-che-costruire-e-altri-pensieri/
    🙂

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    • Ciao, grazie per il tuo commento. Forse l’avevo letto il tuo post, perché lo avevo associato ad una cosa che mi era successa!
      Comunque lo andrò a rileggere.
      Per quanto riguarda il mio post, devo dirti che ancora non mi sono fatta un’idea, devo finire il libro,😁. Ovvio che non mi lascio impressionare da chi dice la sua, ne prendo atto, rielaboro e poi mi faccio un giudizio. La cosa che più mi ha colpito è che la scrittrice è una capocciona! Non so se mi spiego 😁😁. Professoressa all’università più prestigiosa al MONDO 😅😅 ecco perché qualche dubbio mi è venuto!! Secondo me essere rigidi sulle proprie idee ti cristallizza e non fa crescere, non è detto che il mio gusto sia poi così giusto, forse chissà questo designer vuole solo mandare un messaggio a noi dicendo: “fai quello che vuoi non lasciarti condizionare, vestiti come meglio ti piace i compiti come più ti senti comodo o con quello che hai “, vedi vuole rompere gli schemi, oppure ci prende per i fondelli! 😆😆
      Però lui oramai ha riportato il brand alle stelle, perché aveva perso di smalto, e si è affermato come “genio ribelle” nel suo campo. 🤔🤔
      Hai ragione tu, il discorso è molto vasto…😉

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  2. La professoressa dalla quale andavo a ripetizione disse a mio padre ch’io ero un “ribelle”.
    Penso, a questo punto, che dare del “ribelle” a chi produce certe cavolate, sia offensivo nei riguardi di quei “ribelli” che sono stati geniali e intelligenti. Galileo Galilei, in un certo senso, fu un “ribelle”.
    Buon Pomeriggio ciliegina.
    Quarc

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    • Però Quarc, guarda dal punto di vista del brand. Questo designer ha fatto guadagnare tantissimi soldi al suo datore di lavoro, ha risollevato il brand dal “fallimento”, lo ha riportato ai massimi splendori, trasgredendo ad alcuni cliché. Quindi alla conclusione è arrivato all’obiettivo. Adesso io mi chiedo in che percentuale ha influito il talento o se è stata una mossa di marketing oppure pubblicità o psicologia. Trovo che, anche se non mi piace dirlo, lui sia un genio, sì un genio.
      Riguardo a te Quarc se eri un ribelle lo sarai ancora 😃😃!! Ripensa al tuo passato e poi raccontaci le tue imprese da ribelle 😄😄 sarà molto interessante leggerti 😉. Buon pomeriggio a te Quarc.

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  3. Potranno essere anche considerati dei “geni”, ma c’è un limite anche al cattivo gusto (e io non sono una bacchettona). Se proprio devo vestirmi con capi male assortiti, allora permettetemi di frugare negli avanzi della soffitta adducendo alla mancanza di denaro e alla necessità di coprirmi con qualche cosa.

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    • Questo è il discorso che ho fatto anch’io, però il risultato è diverso. Ti rendi conto che la cosa più ridicola di questo brand costerà 500 euro? Chissà quanti prima di questo “genio” ci avranno provato a risollevare il brand e non ci sono riusciti, mentre questo ci è riuscito benissimo con un’idea che può sembrare banalissima. Ha fatto indossare a delle modelle un’accozzaglia di robaccia vendendo tutto a dei prezzi esagerati e ora la gente si tira i capelli per averne uno 🤦🏼‍♀️🤦🏼‍♀️ ma ti rendi conto? Questa è stata un’idea geniale! Chi l’avrebbe mai fatto?? Nessuno!! 😁😁 che devo dire, tanto di cappello!
      Comunque Neda, qui il buon gusto non c’entra 😄

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  4. Non conosco il designer di cui parli e, posso essere d’accordo con te che sia un genio. Anche Hitler era un genio, del male, ma sempre genio. Che poi, il mondo è bello… perché segue qualunque stupidaggine… e dall’altra parte qualcuno s’arricchisce.
    Anche con questo “Virus della corona” qualcuno s’arricchirà… perché in molti diventeranno poveri… se è vero che nulla si crea e nulla si distrugge. Ci sarà un travaso di denaro verso chi è già ricco.
    Una parte del mio essere stato “ribelle” l’ho scritto nel mio libro… ho anche cercato di raccontare che si può andare controcorrente.
    Un abbraccio… ciliegina e… Buona serata.
    Quarc

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    • Ciao Quarc, non penso che sia ricco diventerà più ricco in questa pandemia, sai perché, perché questa volta ha tagliato le gambe a tutti poveri, meno poveri e ricchi. Conosco tante persone economicamente benestanti che ne stanno risentendo di questa crisi. Questa non è una crisi normale come le altre, questo è un virus che colpisce senza guardare in faccia a nessuno. Non scende a compromessi e non si ferma davanti a niente! Forse qualcuno si arricchirà, ma credimi nessuno è al sicuro! 😆😆

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